Devo dire che su questo punto la faccenda si complica notevolmente… per me è davvero difficile dire quale libro io abbia amato di più! è un po’ come con la musica… i libri sono una costante della mia esistenza e mi risulta quasi impossibile decidere quale sia stato il più significativo o quale abbia stimolato di più la mia fantasia o quale sia stato in grado di trascinarmi lontano dai miei problemi o di spingermi all’introspezione… ogni libro per me è un mondo a parte.
Ovviamente nel mucchio ce ne sono diversi che sono stati letti più volte! ma forse, ce n’è soltanto uno che continuo a rileggere ma che poi, per un motivo o per un altro, non finisco mai…
Non so se sia il mio libro preferito ma sicuramente c’è qualcosa in questo libro che mi trascina e che mi porta, di tanto in tanto, a ricominciarlo da capo. Questa volta (la terza) mi sono spinta fino a circa 200 pagine dalla fine, e come ogni volta l’ho abbandonato con enorme dispiacere! ma non mi do per vinta… ogni tanto vado lì, lo apro e leggo la prima pagina del primo capitolo, non si sa mai dovessi continuare fino alla fine :D
Ed eccovi la mia parte preferita:
“Ogniqualvolta mi accorgo che la ruga attorno alla mia bocca si fa più profonda; ogniqualvolta mi sorprendo fermo, senza volerlo, davanti a depositi di bare o in cammino dietro a tutti i funerali che incontro; e specialmente, ogniqualvolta l’insofferenza mi possiede a tal punto che devo far appello a un saldo principio morale per trattenermi dal discendere in strada e buttar giù metodicamente il cappello di testa ai passanti, giudico allora che sia venuto il momento di prendere il mare al più presto possibile.”
Ale
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